Quando cominci a leggere un articolo, ti prepari, ti predisponi. Sei conscio che il titolo sarà ad effetto, fatto per attirare, poco vero, magari pure falso. Sei pronto al peggio, sai che il tema verrà trattato con un orientamento particolare, diciamo vicino alla linea editoriale. Consideri che non troverai tutto, ci saranno omissioni. Sai anche che alcuni particolari insignificanti, trascurabili verranno trattati con spazio eccessivo. Il tutto potrebbe poi risultare pilotato ad arte, i contenuti selezionati per indirizzare il consenso di un qualche partito di riferimento.
Parti insomma prevenuto al punto giusto per trovarti preparato al peggio e non soccombere.
Credendoti ben corrazzato cominci la lettura, leggi la prima riga dell'articolo e vieni subito annientato scoprendo che secondo Repubblica la manifestazione di Piazza Farnese era dell'Italia dei Valori. Aaaaaaaaagghhhhh! Ma allora ci fanno e ci sono contemporaneamente?
Quanto poco rispetto nei confronti dell'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia. Però loro non mollano, rispondono per le rime. E fanno bene:
"Alla luce di quanto detto e scritto dalle forze politiche italiane in merito alla manifestazione di Piazza Farnese, da noi promossa, ci preme fare alcune riflessioni. Abbiamo letto e sentito centinaia di dichiarazioni sulla rimozione dello striscione "Napolitano dorme, gli italiani insorgono" e sulle presunte offese, in realtà mai proferite, da parte di Antonio Di Pietro, aderente alla manifestazione, al Capo dello Stato. Le uniche notizie passate sulla stampa ed al centro dell'attenzione degli esponenti politici si sono concentrate su questi due episodi che, seppur meritevoli di attenzione, non hanno di certo rappresentato gli elementi più rilevanti della manifestazione. Leggi tutto e indignati anche tu.
venerdì 30 gennaio 2009
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4 commenti:
l'indignazione tracima, esonda... povera italia & poveri noi. Bel blog, torno a trovarti e ti linko :-)
Grazie, tu ci sei già :)
io ho mandato per mail la risposta integrale dell'Associazione Vittime della Mafia a tutte le redazioni dei giornali. E credo lo abbiamo fatto anche molte altre persone visto che alcuni giornalisti hanno testimoniato le dure critiche pervenute alle redazioni per le bugie riportate.
Ben fatto, le mail di protesta sono molto importanti per far capire alle redazioni che quello che loro scrivono non passa inosservato. Mi hai fatto ricordare quello che dice De Magistris: "Sono certo che questa "storia" possa essere utile per un rinnovato spirito di servizio nell'interesse del bene pubblico e per una sempre maggiore consapevolezza circa il fatto che ognuno, se vuole, può essere, effettivamente, il protagonista del cambiamento di una società civile che, invece, appare, da troppo tempo ormai, sempre più decadente e sempre meno illuminata"
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