mercoledì 14 gennaio 2009

Tribunale del Riesame di Salerno

Ad oggi si trovano due soli giornali che riportano la notizia (in modo peraltro identico):

il gazzettino:
Riesame Salerno respinge istanza Saladino

il messaggero:
Riesame Salerno respinge istanza Saladino

La notizia è questa: "Il provvedimento del Riesame, le cui motivazioni saranno rese note nei prossimi giorni, ha in sostanza confermato - fanno notare fonti giudiziarie a Salerno - e legittimato la perquisizione fatta ad alcuni magistrati di Catanzaro il mese scorso: insomma, ha ritenuto valido l'impianto elencato nelle oltre 1.400 pagine del decreto di sequestro firmato il 2 dicembre scorso dal procuratore Luigi Apicella e dai sostituti Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani, decreto eseguito anche con perquisizioni su alcuni magistrati della procura generale di Catanzaro per i reati, a seconda delle posizioni, di corruzione in atti giudiziari, falso e altri reati."

su google news un solo risultato:
Procida Urban Blog e “passaparola” di Marco Travaglio: Dieci piccoli indiani

Come scriveva recentemente Carlo Vulpio:
"La grancassa dei giornali e delle tv ha lanciato lo slogan della "guerra tra procure" e non si è più capito chi aveva ragione e chi aveva torto. Rovesciato il tavolo, volate per aria le carte, non si è più colta la differenza tra chi giocava pulito e chi barava.
Ma non se l’è bevuta nessuno. Tutti hanno capito che Salerno ha fatto ciò che doveva fare, mentre Catanzaro ha fatto ciò che non si può e non si deve fare."
Vento forte tra Salerno e Catanzaro/4

Quello che prima era grancassa, ora diventa silenzio assoluto.


Marco Travaglio - Dieci piccoli indiani

6 commenti:

Anonimo ha detto...

Purtroppo conosco il dott. Travaglio soltanto per pochi articoli che ho letto personalmente. Non ho letto i suoi libri, ma li conosco un po' perchè mio fratello ne è un assiduo lettore e spesso discutiamo delle problematiche presentate nei testi. Viviamo entrambi in Inghilterra, con nessuna intenzione di tornare in Italia. Io, per coerenza, non voto alle elezioni politiche italiane. Sono uno di coloro che sostengono che il dott. Travaglio scrive e vende i suoi libri commentando un paio di sentenze passate in giudicato e per il resto fa da Pubblico Ministero aggiunto, essendo definito da molti "il Di Pietro che sa mettere due parole in fila" con una decisamente migliore probabilità che siano grammaticamente e sintatticamente corrette. Qui in Inghilterra la Polizia (che ancora svolge le indagini a differenza di quanto succede in Italia) fa lo stesso passando sottobanco le informazioni ai tabloid che poi fanno da Pubblica Accusa aggiunta. Ricordo la veemenza del dott. Travaglio durante un caso da considerare sciocco rispetto a quelli riguardanti le Procure di Salerno e Catanzaro, perché si trattava pur sempre di calcio, quando scoppio' lo scandalo legato in primis alla figura di Luciano Moggi. Il dott. Travaglio, noto tifoso juventino, ci mise immediatamente a conoscenza del fatto che egli "si era dimesso da tifoso" da quando Luciano Moggi era diventato direttore sportivo della Juventus dodici anni prima! Ovviamente il dott. Travaglio fece da cassa di risonanza per tutte le Procure, sportive ed ordinarie. Ovviamente il dott. Travaglio non ha avuto il tempo di leggere poi le motivazioni delle sentenze sportive (quelle non fanno scrivere sui giornali e vendere libri) che pur condannando (su richiesta dei poteri forti Fiat/Telecom) smontavano le tesi dell'accusa ed inventavano reati prima inesistenti. Ed adesso che la giustizia ordinaria ha assolto Luciano Moggi dall'accusa di associazione a delinquere e lo ha condannato soltanto per "ingiurie tendenti a minacce", per aver detto ad un giocatore che se non accettava il trasferimento sarebbe stato un anno in tribuna; condanna anch'essa assurda perché queste clausole fanno spesso parte dei contratti per i giocatori di calcio ed anche per professionisti informatici come me! La condanna è stata imposta solo per non svergognare gli amici procuratori del dott. Travaglio e sarà quasi certamente revocata in appello. Domando: cosa farà adesso il dott. Travaglio? Revocherà le dimissioni da tifoso? Spero di no, meglio perdere le persone come lui. A proposito della storia delle Procure di Salerno e Catanzaro, da non esperto di materia giuridica, mi viene un sospetto e vorrei chiedere l'opinione del dott. Travaglio in merito. Le sembra corretto che "il Riesame" della attività di una Procura avvenga all'interno della stessa. Quale era la possibilità che i "Riesaminatori di Salerno", probabilmente magistrati che conoscono bene i personaggi di quella Procura se non ne sono proprio stretti colleghi, dessero ragione ai ricorrenti di Catanzaro? Si sa, "a pensare male si fa peccato, ma si indovina quasi sempre". Si', lo so, questa battuta viene da Giulio Andreotti per il quale il dott. Travaglio ha speso una vita a divulgare il fatto che era stato condannato per qualcosa del tipo associazione mafiosa, anche se poi il reato cadde in prescrizione per via di un conto astruso sulle attenuanti, ma l'aforisma, per quanto ufficialmente di un criminale, ha fatto storia ed è entrato nel lessico ordinario della popolazione.Spero che non sia apologia di reato?
Cordiali Saluti
Marco Mascioli
Regno Unito

Anonimo ha detto...

la differenza tra le tesi di Travaglio ed quelle riportate dall'omonimo lettore è che Travaglio non interpreta. Non si pone il problema se sia giusto o no. In tutti i suoi articoli Travaglio fa notare cosa è conforme alla legge e cosa è contro. Il fatto che il Riesame di Salerno sia o no "simpatizzante" con la Procura puo' piacere o no, ma è per legge, l'unico competente. Se non va bene, cambiassero la legge.
Il fatto che Andreotti è stato prescritto per il delitto di associazione esterna, è un fatto che puoi piacere o meno, la ma prescrizione non è assoluzione, in quanto implica una conlpevolezza, e il reato di favoreggiamento esterno esiste per legge.
Concludendo, tutti abbiamo le nostre opinioni, ma le leggi codificate sono state scritte appunto per questo: dare un indirizzo comune su ciò che è lecito e ciò che non lo è "oggettivamente".

Anonimo ha detto...

Concordo pienamente con l'anonimo commentatore sul fatto che le leggi si rispettano fino a quando non vengono cambiate. La mancanza di questa cultura giuridica è una delle ragioni per cui non voglio tornare in Italia.
Pur non essendo un operatore del sistema giudiziario arrivo a capire e concordo pienamente anche sul fatto che prescrizione non significa non aver commesso un reato. Quindi Andreotti era colpevole anche per me. Nel mio commento ho indicato con "astruso" il calcolo degli anni per la prescrizione riportato dal dott. Travaglio, proprio a significare quella che per me, ed apparentemente anche per il dott. Travaglio, è un'assurdità giuridica. Quello che si ricava dai commenti del dott. Travaglio è il fatto che la sua crociata non sia tanto contro Andreotti o Berlusconi o il sistema giudiziario, ma sia soprattutto sul come gli organi di (dis)informazione,asserviti ai potentati economici, riportano le notizie. Per i detti organi la prescrizione (dei potenti) diventa automaticamente assoluzione. E sull'asservimento della stampa siamo perfettamente d'accordo.
Mi permetto di osservare, pero', che molto spesso le Procure sfruttano la stampa per "sbattere il mostro in prima pagina", salvo poi essere smentite dal dibattimento processuale ed il dott. Travaglio puntualmente supporta tutti i Procuratori/Pubblici Ministeri come depositari della verità.
In effetti uno delle pietre fondamentali per la sua costruzione è il famoso processo del "Lodo Mondadori". Il fatto che sia passato in giudicato che un giudice sia stato corrotto da persone Fininvest, o comunque collegate a Berlusconi, per avere una sentenza a favore, subliminalmente fa passare il fatto che i Procuratori/indagatori abbiano sempre ragione, mentre i magistrati giudicanti sono corruttibili. Come ad instillare il dubbio che quando si viene assolti, potrebbe esserci un giudice corrotto di mezzo. Ovviamente dalla parte politica di cui il dott. Travaglio sembra far parte non mi aspetterei alcunchè di diverso. Un ultimo fatto: la prescrizione viene usata come arma anche dalle Procure. Nel processo alla F.C. Juventus per le accuse, dimostratesi totalmente infondate a livello internazionale con una reprimenda nei confronti della procura di Torino (Caselli/Guariniello) da parte degli organi preposti del CIO per i metodi di indagine usati, che né la stampa, né il dott. Travaglio (per non dir male del PM di Torino) si sono sognati di pubblicare, la tattica della Procura di Torino fu quella di far arrivare il processo alla prescrizione in modo che la società, nonostante le richieste fatte al giudice di poter pulire a pieno il proprio nome, non si potesse più difendere. La stampa riporto' poi che la F.C. Juventus era stata assolta per prescrizione, quindi risulterebbe colpevole per il sistema giudiziario italiano, pur avendo a suo favore una sentenza internazionale di piena assoluzione. Caro dott. Travaglio, non sopporto chi la fa franca soltanto perché è potente posso ringraziarla per le informazioni che il suo lavoro mi mette a disposizione, ma sono convinto che sta soltanto cavalcando l'onda giustizialista del suo referente politico, un contadino-poliziotto che quasi non sa parlare, diventato un eroe grazie alla televisione (I "Che ci azzecca?" nelle aule di Tangentopoli passeranno alla storia!). Saro' un romantico, ma spero di condividere con lei la convinzione che l'Italia possa dare di se stessa un'immagine migliore di quella che si vede adesso dall'esterno.

Anonimo ha detto...

caro Marco,
solo per ricordarti che la prescrizione è rinunciabile (art. 157, comma 7, c.p. come modificato dalla L. 251/2005, secondo un principio da tempo affermato dalla Corte Costituzionale: v. sentenza n. 275/1990) da chi vi abbia interesse: per cui, se - come credi - la tua amata Juventus avesse voluto "pulire a pieno il proprio nome", l'avrebbe tranquillamente potuto fare...

Anonimo ha detto...

Aspetto che Marco Travaglio rinunci alla prescrizione dopo la condanna in 1° x diffamzione di Cesare Previti, visto che la Casta sua amica ha impiegato 6 anni x la prima sentenza e la prescrizione, se non erro, è di 7 anni e mezzo, per tale reato. Campa cavallo.....

Anonimo ha detto...

Cara Roberta,
come precisato nei miei post precedenti non sono esperto di materia giuridica, ma sapevo che la prescrizione è rinunciabile.
Purtroppo nel caso citato nel mio post precedente, per qualche cavillo di procedura in Cassazione che un legale potrà spiegare, la prescrizione divento' tecnicamente irrinunciabile.
La stampa riporto' con sorpresa la presenza di Caselli all'udienza, in quella che sembrava essere una semplice formalità.
Se fossero persone veramente integerrime come il dott. Travaglio si sforza di farci credere avrebbero trovato il modo di archiviare la pratica dopo lo schiaffo ricevuto dal Tribunale Sportivo di Losanna.
Saro' un sognatore, ma per rifondare la comunità, perchè l'Italia deve diventare ancora una comunità, non partirei certamente dai personaggi della magistratura inquirente, meno che mai da quelli passati alla politica, anche se supportati da intellettuali benpensanti.
Ho visto di meglio in Italia.