mercoledì 16 luglio 2008

Non siamo su un ring

Non riesco a concordare con Stefano Disegni quando dice:

"Ma credo nell'importanza dei contesti. Ci sono contesti politici e contesti satirici. In certi contesti si argomenta, in altri si sbeffeggia. Intrecciarli è malsano, pena la perdita di efficacia e sapore dell'uno e dell'altro per superficialità acquisita."

o per lo meno lo sarei se ci fosse un incontro di pugilato, su un ring, con regole certe, arbitro imparziale, etica dei duellanti, ecc, ecc.
Ora, a parte che la politica non è uno sport, nel nostro strano caso italiano il ring spesso è di proprietà dell'avversario, uno dei duellanti cambia le regole in corsa, molti arbitri hanno interessi in campo, l'etica viene arditamente stavolta nel tentativo di giustificare la convenienza. Inoltre i giornali il giorno dopo riportano l'inesistente, trasformando sconfitte in demonizzazioni e vittorie in salvataggi della patria. Ecco, in questo "contesto" poco sportivo non sono d'accordo.
Approfondimento: Dario Fo

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