Un docente di scuola superiore confidava tempo fa ad un proprio amico di esitare a cambiare la propria automobile, ormai al limite della rottamazione, con una nuova, non tanto per le rate che avrebbe dovuto accollarsi (chè stringendo la cinghia ce l’avrebbe fatta!), quanto per non inviare involontariamente un messaggio fuorviante ai propri alunni: aveva speso tanto tempo in classe a parlare di valori come la dedizione al proprio impegno quotidiano, la sobrietà dei costumi contro gli eccessi consumistici, la temperanza comportamentale contro la smodatezza del linguaggio e degli stili di vita, il gusto per la lettura piuttosto che il piacere facile di un videogioco, che gli sembrava di tradire la loro fiducia o di indurli al fraintendimento se lo avessero poi sorpreso fuori scuola a bordo di una fiammante macchina di media cilindrata…Che dire? Che se un docente ragiona così non sarà mai un politico di successo… anche se il suo lavoro quotidiano è molto più utile di tanto acume politico.
martedì 5 febbraio 2008
Questioni di Etica
Riprendo un etico aneddoto tratto da questo interessante post di Pausilypon (datato gennaio 2006):
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